Il Mulino di Barche

già dei Canonici – Bissari – Chiericati – Piacentini – Diedo
  • 1461 – i canonici della cattedrale di Vicenza affittarono ad un certo Cristoforo Sartore, del fu Pace, e a Nicoletto Munaro il mulino e 36 campi di bosco alla Calonega; 

  • 1555 – proprietà del nobile vicentino Girolamo Bissari;

  • 1561 – proprietà di Nicolò Chiericati. La vedova Lucrezia lo affitta a Giovanni Maria Corazza di Lisiera;

  • 1595 – passaggio in proprietà alla famiglia Piacentini;

  • 1666 – proprietà della nobile Chiara Zen, vedova del nobile Girolamo Diedo;

  • 1676 – 1720 – proprietà dei nobili Francesco e Angelo Diedo del fu Girolamo;

  • 1720 – 1785 – proprietà di Antonio Diedo;

  • 1785 – 1817 – proprietà di Antonio Diedo figlio e poi della moglie Lucrezia Nani;

  • Agli inizi del 1900 il mulino fu venduto alla famiglia Mognon da Girolamo Meneghetti, quindi passò in proprietà alla famiglia Riello, poi ai Nassi ed infine ai fratelli Muraro.

  • 1939 – risulta proprietario Munari Sante. In quel tempo nel mulino c’era anche una segheria condotta da Angelo e Abele Zanoni. In seguito il mulino fu distrutto per costruire una casa, oggi scomparsa. Del mulino esiste tuttora soltanto parte della pavimentazione di mattoni a spina di pesce, il salto dell’acqua e il boio.