Con gli occhi di una bambina

Testimonianza della Sig.ra Orsolina Marcolongo​

La risorgiva che ho conosciuto fin dalla mia infanzia e che oggi purtroppo è stata prosciugata per l’intervento del Consorzio Brenta si trova nei pressi della rotatoria di via Albereria in via Poianella.

Noi della via l’abbiamo sempre chiamata il “Fontanon”, non era molto profonda e dal fondo costituito da ghiaia e fanghiglia grigiastra scaturivano diverse polle d’acqua. Da queste sgorgava un’acqua limpidissima e d’estate molto fresca. Formava una specie di piscina naturale dove i ragazzi della contrada d’estate facevano il bagno e i passanti si rinfrescavano. I vicini la usavano per dissetarsi, per lavare i panni e addirittura prelevavano l’acqua per usi domestici e alimentari.

Sulla sponda Sud della risorgiva c’era un’alta siepe che proiettava un’ombra verdeggiante e che dava il colore all’acqua. Sulla scarpata d’estate c’era un sommesso brusio di insetti, in particolare libellule che svolazzavano tra le felci molto rigogliose e tra altri tipi di erbe selvatiche, tra le quali i “ciucci” che avevano fiorellini di un bel rosa acceso, nettare per le api.

L’acqua della risorgiva dava origine ad un fosso che andava verso Sud e le cui acque servivano ad abbeverare gli animali, a irrigare i prati e i campi d’estate. L’acqua del fosso serviva anche per usi domestici, come lavare i panni e pulire la casa.

Sulla sponda Nord c’era un praticello che, quando d’estate era rasato, serviva a noi ragazzi sul far della sera come luogo di ritrovo per i nostri giochi.

Il “Fontanon” verso Ovest era separato da un passo carraio da un’altra risorgiva con una sola polla. Questa risorgiva era fondamentale per due famiglie che vi abitavano vicino, le quali essendo sprovviste di pompe idrauliche, vi attingevano l’acqua loro necessaria. Anche questa risorgiva minore alimentava un fosso che serviva per gli usi già accennati.

 

Ricordo di aver sentito raccontare da persone molto anziane che le risorgive appartenevano alla famiglia Capra, feudatari del luogo. Dicevano che bisognava prelevare l’acqua con molto rispetto senza sperperare un bene così indispensabile.

Purtroppo il Consorzio Brenta è intervenuto per estendere l’irrigazione a territori sprovvisti d’acqua. All’inizio ha conficcato dei tubi nel “Fontanon” per prelevare una maggior quantità d’acqua dal sottosuolo. Dopo alcuni anni ha costruito una condotta di cemento, sempre per scopi irrigui, che ha completamente snaturato la risorgiva. Ora è praticamente scomparsa anche per l’abbassamento delle falde freatiche a causa dell’eccessivo prelievo dal sottosuolo e così un patrimonio naturale è andato perduto!